NUOVO MILLENNIO  

Il territorio

Pensiamo ad un partito della Regione e delle Città. Pensiamo che le Città, una regione, o zone più ampie, sono il prodotto delle esperienze proprie ma hanno in sé energie limitate. Queste energie devono essere potenziate attraverso il federalismo, ma vanno innestate nella realtà politica più ampia, qual è la politica nazionale e il livello internazionale, aiutate a capire il mondo e la propria stessa arretratezza se c’è, senza richiudersi entro i propri confini.
La nostra identità è contemporaneamente regionale, nazionale ed europea.
Certa politica localistica è, invece, priva di universalità legata all’immediatezza viscerale, al qui e ora secco e perciò non costruttivo e incapace di toccare il cuore di chi non partecipa di quella peculiarità. Può avere una colorita vitalità, ma non ha spessore politico.
I cultori del geloso localismo ridicolizzano il proprio territorio, anche senza volerlo, nelle loro pretese di purezza originaria.
Il localismo viene usato regressivamente in opposizione alla politica nazionale, noi lo intendiamo come un completamento.
Né certo localismo limitato può aspirare ad essere il riferimento di altre realtà regionali, in quanto portatore di interessi propri raramente di valenza generale, e se esteso ad altre regioni rappresenterebbe solo un voto di protesta, perché non legato alla propria specificità.
In questo caso si sostituirebbe l’invasivo centralismo romano, con un altro analogo di origini territoriali.
Noi, invece, vogliamo nominare i nostri dirigenti nel nostro ambito di riferimento, indicando persone indipendenti dai grandi Partiti nazionali, che normalmente sottomettono a più generali interessi, in particolare elettoralistici, la scelta di persone con meriti di partito, anziché meritevoli di per sé.
Ecco perché lasciamo liberi i nostri aderenti di esprimersi liberamente sui grandi temi nazionali e di votare a livello locale chi meglio rappresenta i loro interessi.