NUOVO MILLENNIO  
Dall'Atto costitutivo
Art. 5 –Finalità del Partito delle Regioni
Il PARTITO DELLE REGIONI, in tutte le sue articolazioni territoriali, è un Partito
politico autonomo e indipendente che persegue il rafforzamento dell’unità nazionale e l’integrazione europea, si propone come luogo di elaborazione, di proposta politica, di apertura ad altre culture e di rappresentanza di quanti si riconoscono nelle finalità di cui al presente Statuto.
Il PDR delle singole Regioni concorre alle competizioni elettorali e referendarie,
anche raggruppandosi con altre forze politiche, sociali e culturali, previa specifica d espressa autorizzazione e nei limiti anche temporali della delega scritta che dovrà essere di volta in volta rilasciata, a pena di nullità, dal Presidente dell’Associazione o suo delegato. Il PDR promuove e favorisce aggregazioni regionali per la semplificazione dell’assetto federativo.
Obiettivi primari del Partito sono la riforma dello Stato e della Pubblica Amministrazione, il federalismo e l’economia di mercato, nel quadro dei grandi ideali di giustizia e libertà. Il rafforzamento dei meccanismi di controllo per il miglior funzionamento del sistema democratico. Le grandi tematiche dei diritti civili: il PDR si farà promotore di una Dichiarazione dei doveri verso l’essere umano, da affiancare alla inefficace Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Art. 6 - Adesioni al Partito
L’adesione al Partito è di tipo politico e non comporta l’assunzione della qualità di Socio dell’Associazione e quindi gli aderenti al Partito non rispondono delle obbligazioni patrimoniali dell'Associazione e non ne limitano in alcun modo i diritti. Possono aderire al Partito tutti coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età, la cui richiesta di adesione viene accettata dagli organi statutari a ciò preposti, secondo le modalità stabilite dallo Statuto. Le adesioni sono individuali e collettive. Possono aderire persone fisiche e giuridiche, enti, istituzioni e associazioni, che condividono le finalità e intendono perseguire gli obiettivi espressi nel presente Statuto. Le strutture territoriali provvedono, secondo le indicazioni contenute negli Statuti e nei Regolamenti Regionali, a comunicare, con periodicità da concordare, alla Sede Nazionale le adesioni al Partito, unitamente alle eventuali rinunce, rinnovi e sanzioni. A tutti gli aderenti compete il diritto di partecipazione e di elettorato attivo e passivo all’interno del Partito. Tale diritto può essere esercitato ad ogni livello solo personalmente ed è esclusa ogni facoltà di delega. La qualità di aderente si perde per dimissioni, mancato rinnovo dell’adesione ed espulsione e può essere sospesa. Tali sanzioni possono essere irrogate ogni qualvolta si ravvisino fatti o comportamenti contrastanti con le finalità del Partito. Chi intende recedere dall'adesione al Partito deve darne comunicazione per iscritto alle strutture regionali competenti. Il recesso ha effetto immediato. Gli aderenti al PDR nazionale sono la somma degli aderenti regionali.La Sede Nazionale cura la tenuta e l'aggiornamento del "Registro generale degli aderenti". Trasmette periodicamente alle varie sedi territoriali l'elenco aggiornato. Tale elenco fa fede al fine degli aventi diritto all'elettorato attivo e passivo interno al Partito.

 

L'Atto Costitutivo
(leggi per esteso)

  • Il soggetto promotore del Partito delle Regioni è l'Associazione Nuovo Millennio.
    L'Associazione si occupa di effettuare un pre-sondaggio e di raccogliere adesioni di massima per giungere ad una riunione preliminare tra persone interessate al progetto.
  • Questo primo nucleo di simpatizzanti provvederà ad organizzarsi nominando gli organismi previsti dallo Statuto.
  • I promotori non interverranno negli organi di  rappresentanza del neonato partito, ma si riserveranno, attraverso l'Associazione, la proprietà del simbolo ad evitare ogni iniziativa non consona con gli obbiettivi previsti. Questo significa che il simbolo non potrà essere usato da chi non  sarà d'accordo con le linee guida.
  • I simboli sono tre: quello nazionale, quello delle singole regioni, e quello per le elezioni comunali.
  • L'organizzazione pratica di un Partito Nazionale richiederà molto tempo. Le consultazioni regionali invece potrebbero già vedere i primi simboli in campo il prossimo marzo (21-22). Ma la prova generale sarà probabilmente in occasione delle vicine consultazioni Comunali di metà legislatura., in cui verrà presentato un candidato Sindaco in ogni città.