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NUOVO MILLENNIO |
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La politica post ideologica. Nel tempo dell'ideologia i riferimenti erano la memoria, la tradizione con i suoi vincoli, che determinavano continuità. Tramontati i vincoli ideologici e spazzati via i vecchi dirigenti di partito, la nuova classe dirigente non sa e non può raccogliersi intorno a nuclei stabili di pensiero. Da qui la frammentazione dei vari partiti e l'approdo ad un pragmatismo che significa semplicemente passare con noncuranza da uno ad un altro tema, prendere e abbandonare le cose, con la quotidianità vissuta subito dimenticata. Tutto si consuma nell'arco di brevissimo tempo. Il linguaggio politico passa da un argomento all'altro con estrema facilità: dichiarazioni, interviste, smentite, pentimenti, abbandoni, ritorni. Si vive nel provvisorio e nel contingente. Nessuna chiara indicazione di direzione, che vincoli nel tempo la volontà politica. Si prende fuoco per una riforma importante, con il moltiplicarsi di interviste e accuse reciproche, e poi si abbandona tutto con sconcertante facilità sia da una parte che dall'altra. La cultura politica scomparsa. Si spiega così l'assenza o la povertà di cultura politica, di dibattito intorno a ideali e visioni di vita, di polemiche che non si restringano ed esauriscano nella "chiacchiera" quotidiana. Cultura significa tendere verso una meta. Cultura è anche orientamento, e questo orientamento è sempre teso ad un ideale. Non c'è cultura del pragmatismo, un termine con cui si suole descrivere la situazione italiana di oggi, o meglio un pragmatismo della quotidianeità, che ha poco a che vedere con i grandi teorici del pragmatismo americano). Il pragmatismo della quotidianeità non si orienta verso una meta, perchè si dissolve nel giorno dopo giorno, e non indica fini lontani. Quindi non ha niente da proporre come ideale o come ragione unificante della popolazione. La Cultura è storia che raccoglie tradizioni del passato, ma guarda anche al futuro; dà un senso all'azione di oggi ed una prospettiva a quella di domani. E questo ruolo non può essere svolto dal pragmatismo. |